Il plastico di

sergiob

Salve mi chiamo Sergio Barale nato e residente a Roma.

Come molti, ho avuto fin da bambino la passione per i treni, complice mio padre il quale concepiva il mezzo di trasporto solo su rotaie affascinato inoltre da tutta quella che era l’organizzazione per far viaggiare i treni: capistazione, ferrovieri, capotreni, manovratori, bigliettai…….. cose oggi scomparse, che hanno trasformato le stazioni in luoghi tristi e semiabbandonati.
Ricordo di aver ricevuto in regalo per un lontanissimo Natale un treno elettrico CC di marca Cucciolo tutto in metallo e chiaramente non in scala, un semplice anello una motrice e 2 o 3 carrozze.
Poi il salto di qualità con Rivarossi, ed un poco più grandicello ho inseguito il sogno mai avverato di costruire un plastico, parco loco 424, 835, 221, AN 1 e vagoni.
Poi, ancora più grandicello, tutto fermo, altri interessi e materiale Rivarossi dato via, oggi dico: “peccato” anche se era usato a livello di gioco
Nel 2006 si è riacceso l’interesse, visto la disponibilità di tempo ed anche di spazio, grazie alla collaborazione e comprensione di mia moglie, e dopo varie e “terribili” meditazioni ( scala N, corrente continua, alternata) eccomi nel mondo Marklin.
Ho iniziato a costruire un plastico di dimensioni 242×120, di epoca III ed ambiente tedesco, può anche darsi che sforerò, anzi già fatto con un ET 833 ma poiché mi piaceva averlo non ho resistito.
Il plastico si sviluppa in altezza, e segretamente medito una stazione nascosta in basso ( il progetto già esiste ).
L’attuale parco loco è composto da BR 50, V 160, BR 86 e ET 833 in attesa di nuovi arrivi.
E’ chiaro che essendo partito da poco le loco sono e saranno in digitale, mentre gli scambi e semafori per ora saranno in analogico, in futuro chissà, vista la MS2
Per cui non sono ancorato a modelli e tecniche degli anni passati, anche se cerco, come posso, di aggiornarmi per meglio viaggiare nel mondo Marklin.

Di seguito le immagini del progetto e foto varie del procedere dei lavori iniziato nella tarda primavera 2007, e di loco, carrozze e carri nel primo periodo.

Aggiornamento gennaio 2008

In più ho anche la moglie che mi accompagna, e dopo Domodossola ecco che il contatto con il PMM potrebbe aver causato qualche strascico.
Eccola all’opera sul MIO plastico:

Veramente i suoi consigli, il sostegno ed il suo lavoro mi aiutano molto, un grazie a Laura.
Dovesse fare il PMM?

Marzo 2008

Il parco loco, carrozze e carri si sta ampliando, mentre il lavoro sul plastico procede con adeguata fatica e qualche pausa di riflessione.

Aggiornamento a gennaio 2009

In questo ultimo periodo a causa di un incremento di loco: E 70 (37482) e E94 (3722), ed anche di carrozze e carri, si è reso necessario apportare delle variazioni creando la possibilità di fermare dei treni in stazioni nascoste. I disegni delle stazioni a quota 0, a quota intermedia e l’allargamento della stazione alta.

Foto della stazione alta

Di seguito le nuove loco lungo i continui saliscendi.

Le due stazioni nascoste sono gestite con questo quadro comandi “fatto in casa”, è possibile sapere quando un treno è presente quando si accendono le luci gialle in basso per ogni tratta ed inoltre lo si può bloccare con gli appositi interruttori che inoltre comandano le luci verdi e rosse.

Aggiornamento 2012

Avendo cambiato casa nel 2012, il precedente plastico, è stato smontato.
E’ quindi iniziata una lunga meditazione sul progetto del nuovo, link all’argomento sul forum. Chiaro che tutto nasce e si sviluppa nello spazio disponibile che non è molto ma un po’ di più del precedente, anche se la forma è trapezoidale, alla fine sono giunto ad un risultato.

Iniziati i lavori con la realizzazione del piano (multistrato da 2 cm.) e successiva posa dei binari con lavori di falegnameria, riutilizzando molta parte del materiale proveniente dal precedente plastico.
Il piano è poggiato su gambe con ruote per permettere un facile spostamento.

Successivamente mi sono impegnato nella realizzazione del quadro comandi, per gestire in analogico scambi, semafori, luci,…
La cosa è stata molto laboriosa fra led da posizionare, saldature, cavi da stendere, insomma un lavoro molto lungo ed a volte faticoso dovendosi infilare sotto il piano del plastico.

Sempre, come per il precedente plastico, con l’aiuto di mia moglie Laura è iniziata la realizzazione del paesaggio.

E’ successivamente nata l’esigenza di un fondale, e dopo lunghe meditazioni e ricerche abbiamo optato per una fondale Auhagen poichè data la sua lunghezza riusciva a coprire tutto lo spazio necessario, inoltre l’ambiente riprodotto era adeguato.

I lavori come è ovvio che sia, sono in corso.
La parte alta è a buon punto, montata anche la linea aerea, che andrà comunque tutta ricontrollata; la parte bassa, cioè la stazione è ancora in “lavorazione”.
Spero di inserire altri aggiornamenti.