Il Plastico Buzzaceto

L’idea del plastico mi venne nel gennaio del 2009 quando un amico mi fece vedere la sua collezione di treni Märklin. Fino ad allora la passione che avevo da piccolo per i trenini era stata abbandonata da altri interessi, ma quella fu la scintilla che risvegliò in me la passione e la voglia di fare quel plastico che non riuscii mai a fare da ragazzo. Quindi, dopo quasi 30 anni ricominciai a “giocare” con i trenini Märklin, la mia prima passione. Mi accorsi subito che tutto era cambiato: i vecchi trasformatori in analogico si sono evoluti in centraline di controllo digitali, persino i computer sono interfacciabili all’impianto, i binari in metallo sono un ricordo dell’infanzia mentre la qualità e il realismo dei treni hanno fatto grandi progressi.
Ho creato quindi il plastico Buzzaceto (da “Saliceto Buzzalino” paese dove risiedo) sviluppato su tre livelli. Ho pensato ad una piccola stazione italiana di confine, in modo da usare un’ambientazione e costruzioni italiane pur utilizzando qualche materiale di derivazione straniera e far girare treni internazionali e stranieri, in quanto Märklin è abbastanza avara di materiale italiano.
Inizialmente non avevo previsto una stazione nascosta, in quanto mi complicava il progetto e non avevo grande esperienza, ma successivamente mi accorsi che non c’era abbastanza spazio per far circolare tutti i treni che possedevo e allora pensai ad un ampliamento del plastico che includeva un livello nascosto con relativa stazione in modo da incrementare e rendere più realistico il traffico.
Ho creato un sito che presenta il plastico, tecniche costruttive, notizie aggiornate e tante altre foto e video disponibili a questo indirizzo:
https://www.buzzaceto.eu/

Guido Nannini